DI COSA PARLIAMO
QUANDO PARLIAMO DI
COACHING
COS’È IL COACHING?
Il Coaching è un “metodo di sviluppo personale basato sull’individuazione e l’utilizzo di potenzialità individuali, volto al raggiungimento di obiettivi autodeterminati che possono essere di cambiamento o miglioramento realizzato attraverso un piano d’azione”, secondo la definizione dei proff. Pannitti e Rossi, inserita in L’essenza del Coaching (2012).
È una professione disciplinata dalla legge 14/01/2013, n. 4 (“Disposizioni in materia di professioni non organizzate”); tuttavia, i Coach si attengono al Codice Etico, consultabile su associazionecoach.com.
È un metodo pragmatico, concreto:
senza obiettivi autodeterminati e piano d’azione, non c’è Coaching.
PRINCIPALI BENEFICI
Il Coaching serve non solo ad individuare risorse individuali ed attuare strategie volte al miglioramento della vita della persona.
I principali benefici del Coaching, infatti, sono molteplici:
Acquisire maggiore consapevolezza di chi si è e cosa si desidera davvero
Acquisire maggiore fiducia in se stessi e stesse, grazie alla (ri)scoperta di risorse e potenzialità
Gestire meglio situazioni soggettivamente difficili, quali stress, periodi impegnativi, paura di fallire o di buttarsi in qualche cosa
Sviluppare abilità che esistevano in potenza nella persona, ma non erano mai (o quasi mai) state alimentate prima
Gestire meglio il proprio tempo e le proprie risorse (interne ed esterne)
Costruire processi mentali favorevoli allo sviluppo di abitudini positive
Ampliare le proprie possibilità, prendendo coscienza degli ostacoli sulla propria strada
Costruire un metodo su misura per mettersi in strada verso i propri obiettivi, e piani d’azione concreti ed efficaci
POSSIBILI FRAINTENDIMENTI
Un percorso di Coaching NON è un intervento psicoterapeutico o psicologico,
non è finalizzato alla cura di eventuali patologie, disturbi emotivi e psicologici, così come non è assimilabile ad un rapporto di consulenza o ad un intervento formativo.
Ciò non significa che chi affronta percorsi di questo tipo non possa affrontare
un percorso di Coaching, e viceversa, anzi: tutte le relazioni volte all’aiuto e allo sviluppo possono essere utili alla crescita della persona, al raggiungimento della sua felicità e del suo benessere.
È certo, però, che bisogna porre attenzione alle reali necessità di chi chiede aiuto, ed è importante che i professionisti collaborino in tal senso.
IL MIO PERCHÈ
Come già detto, il Coaching fa parte di quelle professioni definite “non organizzate”: ciò significa che, dopo aver concluso la formazione, un/a Coach applica il metodo secondo le proprie potenzialità, risorse, valori.
Personalmente, ritengo fondamentale spiegare il motivo per cui ho scelto di intraprendere questa strada.
SE SEI QUI PER OTTENERE UNA SOLUZIONE RAPIDA E INFALLIBILE PER OTTENERE CIÒ CHE VUOI
SE VUOI UNA FORMULA CHE POTREBBE FUNZIONARE PER CHIUNQUE
SE RITIENI CHE “SE VUOI, PUOI” FUNZIONI SENZA ECCEZIONI
MI DISPIACE, MA NON POSSO ESSERE IO, LA PROFESSIONISTA CHE FA PER TE.
A qualcuno potrà sembrare una banalità, ma trovo importante sottolineare che ogni persona
è unica, e ha un’esperienza di vita unica.
Diverse esperienze, valori, emotività, contribuiscono a determinare
la nostra crescita e la nostra personalità.
Ci sono persone che hanno meno possibilità, occasioni, risorse economiche di altre: a volte, non basta “Se vuoi, puoi”.
Sento di poter mettere a disposizione le mie risorse, di utilizzare i privilegi che ho avuto la fortuna di avere per essere d’aiuto a qualcun altro, perché credo che chiunque abbia diritto
ad acquisire maggiore consapevolezza per giungere alla propria autorealizzazione.
Desidero mettere a frutto ciò che ho
per allargare la rete, per fare comunità,
per diffondere l’idea che la costruzione del
proprio benessere e di una vita felice
non debbano dipendere da ciò che ci si aspetta da noi o da una formula ideale di successo.
Che nel rispetto delle libertà altrui, di ciò e di chi ci circonda, ogni persona possa trovare il proprio scopo nella vita, e viverla non solo per il lavoro.